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giovedì 2 agosto 2012

VANGELO DELLA DOMENICA - 05 agosto 2012

"IN COMPAGNIA DEL VANGELO - meditazioni per la testimonianza."

Vangelo Gv 6,24-35
In quel tempo, quando la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo».
Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».
Allora gli dissero: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».
Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».


Meditazione
Beata Teresa di Calcutta (1910-1997), fondatrice delle Suore Missionarie della Carità
The Word To Be Spoken, cap. 6

«Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame»
        Nelle Scritture, si parla della tenerezza di Dio per il mondo, e leggiamo che “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio” Gesù (Gv 3,16) perché sia come noi, e ci porti la buona novella che Dio è amore, Dio vi ama e mi ama. Dio vuole che ci amiamo gli uni gli altri come egli ama ognuno di noi. (cf Gv 13, 34).
        Noi tutti sappiamo, guardando la croce, fino a qual punto Gesù ci ha amati. Quando guardiamo l'eucaristia sappiamo quanto ci ama ora. Ecco perché si è fatto lui stesso “pane di vita”, per soddisfare la nostra fame col suo amore, e poi, come se non gli bastasse, si è fatto lui stesso l'affamato, l'indigente, il senza-casa, affinché voi ed io potessimo soddisfare la sua fame col nostro amore umano. Poiché è per questo che siamo stati creati, per amare ed essere amati.

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