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mercoledì 16 maggio 2012

"IN COMPAGNIA DEL VANGELO - meditazioni per la testimonianza." VANGELO DI DOMENICA 20/12/2012



VANGELO DI DOMENICA 20 maggio 2012
 
 Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 16,15-20.
Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura.
Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato.
E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove,
prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio.
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l'accompagnavano.


Meditazione del giorno
Giovanni Taulero (circa 1300-1361), domenicano a Strasburgo
Discorso  20, 3° per l'Ascensione

      «Per andare dove vado io, voi conoscete la via» 
«Il Signore Gesù, dopo aver loro parlato, fu assunto in cielo»... Le membra del corpo di Cristo devono seguire il capo, la testa, che oggi è salito al cielo. Ci ha preceduti, per prepararci un posto (Gv 14,2), a noi che lo seguiamo, in modo che possiamo dire con la fidanzata del Cantico dei Cantici: «Attirami dietro a te,» (1,4)...       Vogliamo seguirlo? Dobbiamo anche considerare la via che ci ha mostrato durante i trentatre anni: via di povertà, di spogliazione, talvolta molto dure. Dobbiamo seguire assolutamente la stessa via se vogliamo giungere, con lui, nel più alto dei cieli. Quando anche fossero morti tutti i maestri e tutti i libri bruciati, troveremmo sempre, nella sua vita santa, l'insegnamento sufficiente, poiché è lui stesso che è la via e non un altro (Gv 14,6). Seguiamolo dunque.
        Come la calamita attira il ferro, così Cristo amabile attira a sé tutti i cuori che ha toccati. Il ferro toccato dalla forza della calamita è sollevato in modo che non avverrebbe normalmente, si solleva seguendola, anche se è contro la sua natura. Non si ferma fino a che non si è sollevato. Così coloro che sono toccati in fondo al cuore da Cristo non sentono più gioia né sofferenza. Sono elevati al di là di se stessi fino a lui...
        Quando non si è toccati, non è colpa di Dio. Dio tocca, spinge, si fa presente e desidera in egual modo tutti gli uomini, vuole in egual modo tutti gli uomini, ma la sua azione, la sua presenza ed i suoi doni sono ricevuti e accolti in modi molto diversi.... Noi amiamo e cerchiamo altre cose piuttosto che lui, ecco perché i doni che Dio offre senza sosta ad ogni uomo restano a volte inutilizzati... Possiamo uscire da questo stato d'animo solo con zelo coraggioso e deciso e con una preghiera sincera, interiore e perseverante.

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