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giovedì 25 ottobre 2012

VANGELO DELLA DOMENICA - 28 ottobre 2012

"IN COMPAGNIA DEL VANGELO - meditazioni per la testimonianza."

Vangelo Mc 10,46-52
In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gèrico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».
Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va', la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.

Meditazione 
Santa Geltrude (1256-1301), monaca benedettina
Gli Esercizi, n° 6; SC 127

«Rabbunì, che io riabbia la vista»

       In te, o Dio vivente,
il mio cuore e la mia carne hanno trasalito (Sal 84, 3),
e il mio spirito ha esultato in te, mia vera salvezza (Lc 1, 47).
Quando i miei occhi potranno vederti, Dio degli dei, mio Dio ?
Dio del mio cuore, quando mi rallegrerai con la vista della dolcezza del tuo viso ?
Quando colmerai il desiderio della mia anima
con la manifestazione della tua gloria ?

Mio Dio, fra tutte, sei tu la mia eredità, 
la mia forza e la mia gloria !
Quando allora, invece dello spirito di tristezza,
mi rivestirai del manto della lode (Is 61, 10),
perché, unita agli angeli,
tutte le mie membra ti offrano un sacrificio d'esultanza (Sal 27, 6) ?
Dio della mia vita, quando entrerò nel tabernacolo della tua gloria,
per cantare a te alla presenza di tutti i santi,
e proclamare con l'anima e col cuore
che la tua misericordia per me è stata magnifica?
Quando i lacci della morte si spezzeranno,
perché l'anima mia possa vederti senza intermediario?...

Chi si sazierà nel contemplare la tua luce ?
Come potrà bastare l'occhio per vederti
e l'orecchio umano per sentirti
nell'ammirazione della gloria del tuo volto ?

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