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giovedì 15 novembre 2012

VANGELO DELLA DOMENICA - 18 novembre 2012


"IN COMPAGNIA DEL VANGELO - meditazioni per la testimonianza."

Vangelo Mc 13,24-32
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremità della terra fino all'estremità del cielo.
Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l'estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
Quanto però a quel giorno o a quell'ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre».

Meditazione
Origene (circa 185-253), sacerdote e teologo
Omelie sul libro di Giosuè, n° 16,3 SC 71

                  “Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire ... con grande potenza”

        “Rimane molto territorio da occupare” (Gs 13,1)... Considera la prima venuta del nostro Signore e Salvatore, quando è venuto a seminare la sua parola sulla terra. Si è impadronito di tutta la terra con la sola forza della sua semina: ha messo in fuga le avverse potenze e gli angeli ribelli che dominavano le nazioni, e contemporaneamente ha seminato la sua parola e diffuso le sue chiese. Così è stato il suo primo possesso della terra.
        Seguimi tuttavia... attraverso le linee sottili della Scrittura, e ti mostrerò la seconda conquista di una terra di cui è detto a Giosuè/Gesù che ce n'è ancora molta lasciata. Ascolta le parole di Paolo: “Bisogna infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi” (1Cor 15,25; Sal 110,1). Ecco la terra di cui è detto che è stata lasciata fino a che tutti siano stati posti sotto i suoi piedi e così egli prenda tutti i popoli nella sua eredità... Per quanto riguarda il nostro tempo, vediamo bene le cose “che restano” e non sono ancora poste sotto i piedi di Gesù; bisogna che egli prenda possesso di tutto. Poiché non potrà finire il mondo che quando tutto gli sarà sottomesso. Dice infatti il profeta: “Tutte le nazioni gli saranno sottomesse, dal fiume sino ai confini della terra; a lui si prostreranno gli abitanti del deserto” (Sal 72 LXX), e “Da oltre i fiumi di Etiopia i miei supplicanti mi porteranno offerte” (Sof 3,10).
        Da ciò consegue che nella seconda venuta Gesù dominerà questa terra di cui resta molto da possedere. Ma beati coloro che saranno stati suoi fin dalla prima venuta! Saranno davvero colmati di favori, nonostante la resistenza di tanti nemici e gli attacchi di tanti avversari; riceveranno ... la loro parte della Terra Promessa. Ma quando la sottomissione sarà fatta di forza, nel giorno in cui bisogna che “sia annientato l'ultimo nemico, cioè la morte” (1Cor 15,26), non ci saranno più favori per coloro che rifiuteranno di sottomettersi.

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