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venerdì 4 gennaio 2013

VANGELO DELLA DOMENICA - EPIFANIA DEL SIGNORE - 06 gennaio 2013


"IN COMPAGNIA DEL VANGELO - meditazioni per la testimonianza."

Vangelo Mt 2,1-12
Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov'è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All'udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: "E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l'ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele"».
Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo».
Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese.


Meditazione
San Giovanni Crisostomo (c. 345-407), sacerdote ad Antiochia poi vescovo di Costantinopoli, dottore della Chiesa
Omelie sul Vangelo di Matteo, 7,5
                                   «Seguiamo i magi»
        Muoviamoci, sull'esempio dei magi. Lasciamo che tutti si turbino; ma noi corriamo con gioia dov'è il bambino. Se i re o i popoli ci mettono ostacoli nella strada, poco importa, non diminuiamo il nostro fervore, respingiamo tutti i mali che ci minacciano. Se non avessero visto il bambino, i magi non avrebbero evitato il pericolo che correvano a causa di Erode. Prima di aver avuto la gioia di contemplarlo, erano presi dalla paura, circondati da pericoli, immersi nel turbamento; dopo che l'ebbero adorato, il loro cuore è rimasto nella calma e nella sicurezza. ...
        Abbandoniamo anche noi una città affollata, un despota assetato di sangue, tutte le ricchezze di questo mondo, e veniamo a Betlemme, la “casa del pane” spirituale. Se sei pastore, vieni, semplicemente, e vedrai il bambino nella mangiatoia. Se sei re, i tuoi vestiti fastosi, tutto lo splendore della tua dignità, non ti serviranno a nulla, se non vieni. Se sei uomo di scienza come i magi, tutte le conoscenze non ti salveranno se non vieni ad inchinarti. Se sei uno straniero o addirittura un barbaro,  sarai ammesso alla corte di questo re. ... Basta avere timore e gioia, due sentimenti che abitano il cuore veramente cristiano. ...
        Prima di adorare questo bambino, liberati di tutto quanto ti riempie. Se sei ricco, deponi il tuo oro ai suoi piedi, cioè dallo ai poveri. Questi stranieri sono venuti da tanto lontano per contemplare il bambino appena nato; come potrai... rifiutare di fare qualche passo per visitare un malato o un prigioniero? ... I magi hanno offerto i loro tesori a Gesù, e tu, non hai neanche un pezzo di pane da dargli? (Mt 25,35s) Quando hanno visto la stella, il loro cuore si è riempito di gioia; tu vedi nei poveri Cristo che manca di tutto e passi oltre e non ti commuovi?

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